Abbandono animali: un triste primato
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Abbandono animali: un triste primato

Con l’estate alle porte, tutto il team della Fèi & Partners, oltre ad augurarvi buone vacanze, ci tiene a dare il proprio contributo alle molteplici campagne contro l’abbandono degli animali domestici in questo particolare e delicato periodo dell’anno.

Un triste primato

La nostra nazione sta registrando da tempo un aumento del numero di maltrattamenti e abbandoni di animali, con alcune regioni in cui il fenomeno è maggiore, registrando numeri molto alti,  mediamente (definire un numero preciso non è possibile) si stima che vengano abbandonati tra gli 80.000 gatti e i 50.000 cani all’anno.

La normativa

Vogliamo ricordarvi, che nel nostro paese, la tutela degli animali e la lotta al randagismo sono principi sanciti, dal punto di vista normativo sin dal 1991, in cui è stato riconosciuto agli animali d’affezione il diritto alla vita oltre al divieto di soppressione dei medesimi in mancanza di proprietario, ovvero i randagi.

L’80% di questi animali, sono a rischio maltrattamenti, fame e incidenti stradali, si pensi solamente a questo triste dato: in Italia abbiamo circa 900.000 randagi e solo 10.000 di questi sono ospitati in strutture apposite quali canili/gattili e rifugi.

Un peso per tutti

Oltre ad essere un reato, l’abbandono porta a un dispendio di denaro pubblico che ricade sull’intera collettività: considerando che per ogni cane ospitato in canile ogni Comune paga circa 1.000 euro all’anno.

Il nostro ordinamento giuridico, cerca di tutelare i nostri amici a 4 zampe tramite l’art. 727, del codice penale: chiunque detenga animali in condizioni non compatibili con la loro natura o provochi loro gravi sofferenze nonché chiunque abbandoni un animale, rischia l’arresto o il pagamento di una sanzione da 1.000 fino a 10.000 euro.

I fatti trattati dalla normative sono due, il 1° punto riguarda il maltrattamento animale: La ratio legis, ovvero (ragione e spirito della legge) di tale normativa, consiste nell’esigenza che venga tutelato il sentimento di comune pietà verso gli animali e nell’obiettivo di promuovere l’educazione civile attraverso la lotta all’insensibilità e alla crudeltà.

Gli animali, vanno visti come esseri senzienti, dotati e muniti di una propria sensibilità, in grado di percepire il dolore, il quale può derivare da molteplici situazioni a cui sono costretti a sottostare.

Cosa si intende per abbandono di animali? la volontà e l’intento di non prendersene più cura, nella CONSAPEVOLEZZA dell’incapacità dell’animale di provvedere in maniera autonoma a se stesso.

Cosa fare, nello sfortunato caso, in cui dovessimo vedere un animale vagante in autostrada:

  • Non fermarti in autostrada e non cercare di inseguire l’animale;
  • chiama subito il 112, in particolare chiedi della polizia stradale, fornendogli tutte le informazioni necessarie quali, il numero dell’autostrada, la direzione ed ogni riferimento utile all’individuazione dell’animale;
  • indica il tipo di animale e lo stato in cui si trova, nella sfortunata ipotesi che sia stato investito o ferito, di modo che le autorità competenti possano arrivare sul posto preparate ed intervenire in maniera adeguata.

In alternativa, tra le varie associazioni che possono venirvi in aiuto, vi è l’ENPA – Ente nazionale protezione animali – contatta la sede più vicina al luogo in cui ti trovi.

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