Apertura partita iva: come si fa e cosa non dimenticare
3 Luglio 2018
Aprire la partita IVA e incominciare a lavorare, sembra semplice ma pochi conoscono bene i passaggi necessari e cosa viene richiesto come base per aprire una propria posizione. In questo breve articolo cercheremo di inserire casi concreti, dati dall’esperienza e dal continuo dialogo con i nostri clienti.
Il primo step
Aprire la propria partita IVA è il primo passo per concretizzare la propria voglia di indipendenza, dare corpo alla propria idea che da troppo tempo è rinchiusa nel cassetto o semplicemente affrontare un momento di crisi ritornando ad essere padroni si sé stessi. In un periodo dove le aziende tendono a contrarsi o a chiudere, “rischiare” in prima persona può essere un’idea da non sottovalutare, soprattutto se si ritiene di avere le qualità necessarie per competere sul mercato.
Ma cosa si tende a sottovalutare?
Spesso (soprattutto chi proviene dal mondo del lavoro dipendente) tende a vedere la Partita IVA come una trasposizione del lavoro che faceva in precedenza. Nulla di più sbagliato, occorre farsene una ragione, compito dell’imprenditore è anche adempiere a tutta quella piccola e grande burocrazia che il nostro legislatore richiede.
Affidarsi ad un consulente o fare tutto da soli?
Avere il quadro della situazione chiaro dal principio è importante, risparmiare qualche soldo facendo tutto da soli per poterlo investire in altri aspetti della propria attività è una tentazione forte ma nel contempo è necessario capire che nulla sostituisce una consulenza diretta ritagliata sulle proprie esigenze, per questo siamo a disposizione e ti rimandiamo anche ad un nostro precedente articolo per inquadrare il corretto rapporto con il proprio Commercialista.
Ma procediamo come promesso e nelle prossime righe ti trascriveremo una lista della dotazione essenziale per darti un’idea di quello che necessiti.
Lo strumento essenziale: il PC
Sembra strano a dirsi, ma ci sono diverse Partite IVA che non si sono ancora dotate di questo basilare strumento (se ci stai leggendo molto probabilmente non è un tuo problema).
Il Computer (attenzione non parliamo di tablet o smartphone) sarà il cuore della burocrazia digitale, per adempiere alle incombenze semplicemente è diventato essenziale.
Mi ricordo ancora un nostro caro cliente che sconsolato dalla burocrazia mi disse “Io voglio solo vendere i miei panini”. E come dagli torto! (in quel caso trovammo la soluzione anche per lui); ma il concetto di base che vogliamo trasmettere è che ormai il legislatore ha “alzato l’asticella” delle competenze minime e se fino a pochi anni fa non era necessario sapere nulla di informatica, oggi è diventato lo standard minimo di ingresso nel mondo delle partita iva, un piccolo corso non sarebbe da sottovalutare.
F24 telematici, PEC, fattura elettronica, portali della Pubblica Amministrazione sono diventati l’unico canale telematico per comunicare. Ci doliamo per gli amanti della carta, ma questa è la realtà.
Firma digitale
La firma digitale è la trasposizione della tua firma autografa nel mondo digitale. Risulta indispensabile per aprire la propria posizione in Camera di Commercio, inviare documenti PDF firmati, inviare pratiche presso il proprio Comune. Oltre che da vari enti privati (come Aruba, Banche o Poste) viene rilasciata dagli sportelli della propria Camera di Commercio.
PEC
È l’acronimo di Posta Elettronica Certificata, rappresenta la controparte delle vecchie raccomandate e insieme alla firma digitale va a completare i canali di comunicazione con la Pubblica Amministrazione.
Una Pec inviata ha lo stesso valore di una raccomandata con ricevuta di ritorno (ma attenzione per essere valida il messaggio deve essere inviato ad un altro indirizzo PEC).
Per ulteriori approfondimenti e curiosità vi rimandiamo ad un altro nostro articolo: https://www.feiep.eu/la-pec-non-e-un-canale-pubblicitario/
Fatturazione elettronica
Se ne parla da diversi anni e dal 1°gennaio 2019 diventerà obbligatoria per tutte le partite IVA. Occorre obbligatoriamente sottoscrivere un abbonamento con un intermediario (gratuito come quello della pubblica Amministrazione o a pagamento). Tutte le nostre fatture emesse o ricevute andranno a convergere in un unico canale telematico dell’Agenzia delle Entrate, pertanto al momento dell’emissione della fattura dovremmo emettere e inviare via internet un flusso telematico. Il nostro articolo di approfondimento sull’argomento può essere un punto di partenza.
SPID
Rappresenta una recente innovazione con i rapporti con la Pubblica Amministrazione, l’acronimo corretto è “Sistema Pubblico di Identità Digitale” e permette con un unico codice l’accesso e l’accreditamento all’ecosistema di portali di vari Enti Pubblici .
Conclusione
Come abbiamo visto sono molte le incombenze da prendere in considerazione per aprire una propria posizione IVA e risulta pertanto essenziale non scegliere un Consulente o un Commercialista al risparmio, ma puntare sulla qualità del servizio e su una struttura come quella di FEI & PARTNERS in grado di affiancarti in ogni processo della vita della tua impresa ad un prezzo equo.
Le sfide presenti e future sono molte, ma siamo felici di poterti accompagnare nella tua crescita, non limitandoci al solo aspetto fiscale ma vedendoti come un ecosistema complesso. Commercialista, informatica, legale, somministrazione lavoro, tutto al tuo servizio, per noi non sei solo un contribuente. Con una consulenza mirata è possibile garantirti un risparmio nella piena legalità e un ottimizzazione dei costi, che è la nostra missione.