Contributi artigiani e commercianti 2019: vediamo le aliquote
21 Marzo 2019
Molto spesso chi fa impresa si trova ad affrontare costi fissi, indifferentemente dal fatto che abbia o meno prodotto reddito ai fini fiscali. Uno di questi costi “fissi” è senza ombra di dubbio l’INPS, che con la circolare 25 del 13 febbraio definisce le aliquote relativamente ai contributi 2019.
Partiamo con il dare una (piccola) buona notizia, dopo anni di aumenti percentuali dei contributi da versare, per l’anno 2019 le aliquote sono state confermate rispetto allo scorso anno, senza subire aumenti percentuali.
Ma vediamo nel dettaglio le “nuove “aliquote:
- Artigiani superiori ai 21 anni sono pari al 24%
- Artigiani inferiori ai 21 anni sono pari al 21.45%
- Commercianti superiori ai 21 anni 24.09%
- Commercianti inferiori ai 21 anni sono pari al 21.54%
Come di consuetudine è stato anche definito dal governo il reddito minimo basandosi sull’inflazione e sulle capacità contributive che sarà utilizzato come base di riferimento per i calcoli contributivi da versare dalle partite IVA (artigiane e commercianti).
Il reddito minimo per il 2019 è pari al 15.878,00 euro (IVS).
Cosa è il reddito minimo?
Il reddito minimo è il reddito di riferimento sul quale vengono calcolati i contributi obbligatori, anche nel caso quello dichiarato ai fini fiscali dovesse risultare inferiore.
Se il reddito dovesse superare il reddito minimale, i contributi saranno calcolati anche sull’eccedenza.
Ma quali sono le scadenze di versamento per il contributo minimo?
Le scadenze sono fissate per:
- 16 maggio
- 20 agosto
- 16 novembre
- 16 febbraio (anno successivo)
Vi sono rimasti dubbi sui contributi? Vorreste aprire una nuova attività e vi state chiedendo a quali costi fissi andreste in contro? Contattateci saremmo felici di elaborare insieme un piano personalizzato sulle vostre necessità.