Spese scolastiche 2018: cos’è detraibile e cosa no
20 Settembre 2018
La Legge di Bilancio 2017 ha modificato l’importo per le spese scolastiche che potranno essere portate in detrazione.
Vediamo nel dettaglio cosa è previsto dalla legge e nello specifico quali spese scolastiche potranno essere detratte nell’anno 2018.
Cosa è possibile detrarre
È possibile detrarre:
- la tassa di iscrizione scuola
- la spesa relativa alla mensa scolastica (anche quando il servizio è reso dal Comune o da altri soggetti)
- i contributi obbligatori o volontari.
Cosa non è possibile detrarre
Non sono detraibili:
- le spese dello Scuolabus
- la cancelleria
- i libri di testo per la scuola secondaria.
Cosa si deve fare per beneficiare delle detrazioni
Per beneficiare delle suddette detrazioni è importante documentare la spesa per la frequenza scolastica attraverso i diversi metodi di pagamento:
- bollettini postali
- bonicifi
- eventuali certificazioni della scuola che ha incassato l’importo.
Quanto è possibile detrarre
Il nuovo importo approvato dalla legge di Bilancio 2017, in relazione alle spese detraibili nell’anno di imposta 2019×2018 sarà pari ad euro 786,00.
È stato previsto, inoltre, l’aumento progressivo delle stesse nel prossimi 3 anni.
Cos’è cambiato nel corso degli anni
Facciamo un piccolo salto nel passato e verifichiamo i vari cambiamenti attuati negli anni. Fino al 2015 le famiglie potevano portare in detrazione dal reddito, una spesa massima di euro 400, pari ad uno sconto Irpef di 76 euro per figlio, qui di seguito gli anni a seguire e quelli futuri:
- per il 2016: 564,00 – pari ad euro 107,1 a figlio;
- per il 2017: 717,00 – pari ad euro 136,23 a figlio;
- per il 2018: 786,00 – pari ad euro 149,34 a figlio;
- per il 2019: la detrazione del 19% sarà da calcolare su una spesa massima di 800,00 euro – pari ad euro 152,00 a figlio.
Tale detrazione vale sia per le scuole pubbliche che per le scuole paritarie private.