Evasione: quali strumenti usa il fisco
13 Maggio 2018
Il sistema tecnologico per controllare l’evasione
Il sistema messo in piedi dall’Agenzia delle Entrate per contrastare l’evasione negli anni si è evoluto raggiungendo alti livelli tecnologici, 2000 server interconnessi in grado di interrogare e incrociare i dati di più di 120 banche dati (catasto, barche, movimenti dei conti correnti, prenotazione di aerei o di villaggi vacanze e molto molto altro).
Curiosità: si stima in 150 miliardi di euro ogni anno l’evasione fiscale nel nostro paese.
Con un semplice interrogazione del codice fiscale la Guardia di finanza è in grado di vedere la vita di ogni contribuente, potendo cosi porre le giuste domande al sospetto evasore; risulterà infatti difficile al nostro contribuente giustificare quel reddito dichiarato sospettosamente basso rispetto all’iscrizione allo yacht club, o quelle belle foto pubblicate su Facebook con la vacanza di lusso in qualche paradiso tropicale.
Nulla è lasciato al caso o sottovalutato, neanche le segnalazioni dei cittadini, fatte telefonicamente al numero verde unico per le segnalazioni tributare, occhio pertanto a fare troppo il bauscia con gli amici creando invidie magari ingiustificate, perché al 117 sono arrivate solo nel 2013 (ultimo anno dove sono stati rilasciati i dati) più di 40.000 telefonate.
Curiosità: l’agenzia Entrate Spagnola usa l’intelligenza artificiale (AI) per dialogare con il contribuente, con un sistema sviluppato da IBM (Watson)
Per dare solo una vaga idea del volume di dati che il fisco è in grado di trattare, basti pensare che ogni anno le banche inviano al cervellone tributario i dati di 40 milioni di correntisti, contenenti i saldi contabili al 31 dicembre, totale giacenza media del conto, accrediti e addebiti per un totale stimato in difetto di 500 milioni di righe contabili.
Quali conclusioni e insegnamenti possiamo trarre da questo articolo?
Innanzitutto, che l’evasione non era un bene nel passato, e ancor meno oggi, infatti il rischio di essere colti in fallo da un controllo incrociato è molto alto se non probabile.
In secondo luogo, che non è più possibile affidarsi ad un semplice servizio di contabilità per gestire al meglio la propria azienda, ma è indispensabile una consulenza approfondita, una pianificazione di inizio anno fatta da professionisti specializzati, un business plan fatto a regola d’arte, e uno studio fiscale non generalizzato ma ritagliato sulle proprie esigenze.
Un consulente preso al risparmio, una contabilità non strutturata e assenza di pianificazione sono i metodi migliori per non dormire sonni sereni.
E’ per questo che FEI& PARTNERS ha nel suo organico Commercialisti, Legali e varie figure professionali in grado di automatizzare (anche con mezzi elettronici) i processi aziendali, per garantirti serenità e un servizio di qualità che è alla base della crescita di ogni azienda.