Fattura elettronica: artigiani
9 Settembre 2018
Pochi mesi ci separano dall’obbligo di adozione della fattura elettronica e mentre molti dubbi si diradano altri ne sorgono.
Tutto quello che un artigiano deve sapere
In particolare in questo breve articolo vorremmo soffermarci sulle problematiche di tutte quelle partite IVA, come gli artigiani, che spesso si ritrovano per la peculiarità del loro lavoro a non disporre di una sede fissa e nel contempo devono ottemperare all’emissione della fattura elettronica al momento della ricezione del compenso.
Premessa
Partiamo subito col dire che nei mesi di settembre e ottobre organizzeremo dei mini corsi in sede per i nostri clienti, e per chi ha necessità può contattarci per un preventivo gratuito, al fine di guidarli verso le migliori soluzioni tecnologiche e trovare la strategia corretta per la loro attività.
Risulta comunque interessante incominciare a porci insieme delle domande e trovare il giusto compromesso fra l’esigenza di ottemperare alla normativa e la realtà del lavoro quotidiano.
L’infrastruttura tecnologica
Certamente la soluzione per un artigiano non può essere quella di aggiungere alla propria strumentazione anche un computer portatile dedicato all’emissione delle fatture e anche volendo investire in apparecchiature “leggere” e trasportabili, la fragilità e il costo di un PC non giustificherebbero il peso e l’ingombro nel portare sempre questro strumento con sé.
Altro punto da tenere in considerazione è che non tutti sanno utilizzare un computer a livello lavorativo o semplicemente non ne sentono l’esigenza.
Ma che strumenti e servizi sono necessari realmente?
Prima di proseguire però è utile fare una panoramica della situazione, per capire insieme quali siano i servizi e gli strumenti di cui abbiamo bisogno per emettere la fattura elettronica, allargando leggermente il discorso anche alla gestione globale della propria attività.
Pur specificando che ogni attività ha esigenze peculiari, ci limiteremo ad una prima lista base, rendendoci poi disponibili ad analizzare e studiare insieme caso per caso: (per una comprensione migliore degli acronimi utilizzati vi invitiamo a leggere nel blog il nostro glossario sulla fatturazione elettronica)
- Software di emissione fatture: molti artigiani utilizzano ancora gli ormai obsoleti strumenti cartacei, in questo caso sarà necessario dotarsi di un software in grado di creare il flusso XML che verrà inviato. Sul mercato ve ne sono molti e con varie funzionalità, consigliamo un software in grado di girare sia su PC che su smartphone al fine di garantirsi più canali d’accesso e di emissione . Come FEI & PARTNERS abbiamo deciso di offrire ai nostri clienti un software a prezzo agevolato, che oltre a permettere al cliente l’emissione della fattura, da la possibilità a noi commercialisti di affiancare il cliente nella predisposizione delle fatture e scaricarle in autonomia (sia le fatture emesse che ricevute) sgravandoli così dall’incombenza della consegna trimestrale potendoci concentrare maggiormente sulla consulenza. Se non sei ancora nostro cliente prova a parlare con il tuo consulente per ricevere questo tipo di assistenza.
- PEC/EMAIL: se hai già aperto la partita IVA saprai che la PEC (posta elettronica certificata) è obbligatoria per l’iscrizione presso la Camera di Commercio e per la ricezione delle comunicazioni dalla Pubblica Amministrazione. Nella fatturazione elettronica la PEC rivestirà importanza ancora maggiore, infatti il flusso telematico della fattura verrà inviato tramite questo canale telematico (potrebbe essere una buona idea quella di dotarsi di caselle evolute, che notificano con un SMS o una email la ricezione delle fatture, questo perché non basterà ricevere la fattura da un fornitore ma occorrerà anche entro 5 giorni dalla ricezione “accettarla” telematicamente).
- Tablet/smartphone: come abbiamo precedentemente scritto è impensabile per un artigiano portarsi in giro un computer portatile, a nostro avviso la soluzione migliore è investire in un buon smartphone o in un tablet (ormai per questo genere di operazioni hanno potenza e memoria più che sufficiente). L’ulteriore vantaggio di utilizzare un dispositivo di questo tipo è nella semplicità di apprendimento rispetto ad un PC, infatti con un piccolo training di una giornata (noi lo facciamo per i nostri clienti) sarai in grado di destreggiarti fra fatture PEC email in maniera autonoma.
Tutto bello, ma alla fine quanto costa aggiornarsi alla normativa? E che vantaggi si ottengono?
In questo periodo sentiamo anche noi molte pubblicità che sbandierano ipotetici vantaggi nell’adozione della fattura elettronica, il nostro personale punto di vista è che reali vantaggi, almeno per piccole realtà, non ce ne saranno, almeno non nel breve periodo. Magari avere tutte le fatture in formato digitale permetterà una migliore organizzazione e valutazione della propria attività ma inizialmente saranno i costi e l’incombenza dei nuovi obblighi a “rubare la scena”.
I costi medi delle attrezzature
Per i costi invece il discorso potrebbe essere più articolato, ma ponendo il caso che non disponi di alcuna attrezzatura e o si debba aggiornare la propria infrastruttura, dovrebbero aggirarsi su:
Tablet: 300/600 euro
PEC: 10/20 euro anno
Canone software di fatturazione: 10/20 euro mensili
Corso iniziale personalizzato (facoltativo ma consigliato): 600 euro una tantum
Una buona soluzione potrebbe essere di esternalizzare completamente l’emissione e la ricezione delle proprie fatture ad una struttura di professionisti come FEI & PARTNERS, in grado di supportarti in un solo costo annuo sia sotto l’aspetto fiscale che burocratico.
Ti senti confuso? Vorresti chiarimenti? Contattaci, siamo a tua disposizione per trovare insieme la strada migliore per affrontare questa nuova incombenza.