Partita IVA: mi licenzio e apro la mai società

Voglia di creare qualche cosa di nuovo, voglia di mettersi in gioco o semplice desiderio di un miglioramento economico. Sono questi i fattori che spingono molte persone a lasciarsi alle spalle il “posto fisso” acquisito o ancora ricercato, per aprire la propria attività.

Chiunque voglia mettersi in gioco ha la nostra ammirazione e stima, lo scopo di questo pensiero scritto però è quello di portare alla luce alcune “complicazioni” che dalla nostra esperienza di consulenti riteniamo vengano sottovalutate o del tutto ignorate da molti neo imprenditori.

Non a caso la percentuale di aziende che chiudono entro i primi 5 anni di attività risulta elevatissima, e attenzione non stiamo parlando di persone poco preparate o alle prime esperienze lavorative, ma seri professionisti che negli anni hanno saputo contraddistinguersi nei loro campi per competenza e preparazione.

Da dipendente a imprenditore

Uno delle prime cose che vengono sottovalutate da chi si apre alla libera professione è l’organizzazione. Quando infatti lavoriamo in un contesto “strutturato” il nostro pensiero è rivolto quasi esclusivamente al nostro compito, il nostro obbiettivo quotidiano è fare al meglio quello per il quale siamo preparati e formati. Un ingegnere penserà al suo progetto, un elettricista al suo impianto e un commercialista ai suoi calcoli.

Ecco però che il discorso cambia radicalmente quando ci mettiamo in proprio, spesso infatti sottovalutiamo l’ecosistema che gira intorno al nostro lavoro e che ci permette di svolgerlo in maniera ottimale. I clienti andranno cercati e dovremmo diventare dei “piccoli” esperti di marketing o investire molto tempo per acquisirne di nuovi.

La stampante che tanto sembrava scontata è da acquistare, per non parlare della carta e dei toner da controllare.

Anche le fatture per l’acquisto del materiale saranno un ulteriore lavoro, bisognerà catalogarle, contabilizzarle nel nostro gestionale e fornirle al commercialista per la contabilità.

Su questa ultima parte però la fatturazione elettronica ci verrà in soccorso, automatizzando in nostri processi e rendendo la gestione più semplice, per rendersi conto di cosa stiamo parlando ti invitiamo ad approfondire l’argomento con la nostra guida dedicata.

Dalla teoria del caos all’ordine

Altra cosa che spesso si da per scontata è l’organizzazione del lavoro. In aziende strutturate il nostro lavoro è codificato da una esperienza collettiva data dagli anni e dagli sbagli passati, ma quando saremo noi i “padroni” il punto di vista ambierà radicalmente, non ci saranno più regole da rispettare o norme codificate da seguire, saremo noi stessi a doverle creare con i nostri sbagli, la nostra esperienza e il nostro sudore.

Il ruolo del commercialista

Il commercialista è morto! Viva il commercialista! per riprendere un detto della Francia medioevale. La professione del commercialista infatti da sempre è stata vista come una mera attività di “calcolo imposte” (che data la “semplicità” fiscale del nostro sistema è comunque cosa non da poco), ma nel tempo la professione ha avuto una sua evoluzione, non più una guida per il solo aspetto tributario/fiscale ma un alleato dell’imprenditore, in grado di assisterlo in tutta la vita aziendale. Quando andrete a cercare il Vostro commercialista, il consiglio è quello di non fermarsi al solo prezzo, ma di valutare il reale valore aggiunto che andremmo a ricevere e i reali servizi ma in ogni caso scartare quei professionisti che si limitano al solo “calcolo delle imposte”.

Nella vita della nostra azienda avremmo infatti bisogno di un reale valore aggiunto che solo un professionista sa darci, dalla redazione di un business plan, alla decisione sull’acquisto e sulle tempistiche dell’acquisto di un macchinario o a servizi collaterali come il pagamento dei modelli F24 o perché no anche servizi di segreteria interna.

Ma alla fine volete farmi scappare?

Assolutamente No, ma il nostro primo compito è quello di informare e dire le cose come stanno. La partita IVA è e resterà il modo migliore per realizzare i propri sogni e costruire una propria carriera ma se fatta con consapevolezza e spirito di sacrificio. Proprio perché il nostro compito è affiancare gli imprenditori, non possiamo essere i primi a far sottovalutare le incombenze e gli obblighi ai quali andranno incontro.

E tu? Quale è stata la tua esperienza con la partita IVA o hai bisogno di consulenza? Contattaci.

 

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