Risparmiometro, fra allarmismo e verità
12 Febbraio 2018
Molti avranno sentito parlare del “Risparmiometro”, il sistema messo a punto dal fisco per controllare i nostri conti correnti, obbligazioni, buoni fruttiferi e carte di credito e debito al fine di rilevare incongruenze fra quanto depositato e quanto dichiarato dal contribuente, attraverso la dichiarazione dei redditi.
I controlli
Il primo punto da chiarire è che i controlli avranno un ampio margine di “abbondanza” rispetto al differenziale dichiarato/depositato, infatti occorrerà uno scostamento del 20% per far scattare i controlli fiscali, che saranno fatti non su tutta la somma depositata ma solo sulla parte ritenuta sovra quotata rispetto alla propia dichiarazione.
Non confondiamo il Risparmiometro con Redditometro
Non dobbiamo confondere il Risparmiometro con il Redditometro, il nuovo algoritmo infatti va ad implementare quelli già esistenti affidandosi ad una metodologia nuova, non attraverso le spese ma attraverso il risparmio accantonato.
Questo nuovo algoritmo sarà applicato a tutti i cittadini, indifferentemente dal reddito o dal tenore di vita, basterà essere titolare di un conto corrente e un codice fiscale.
Oggi come non mai, una buona consulenza e pianificazione fiscale risulta essenziale, Fei & Partners è a tua disposizione per ogni dubbio o quesito.