Scontrino non fiscale: cos’è e cosa significa

Narrano le leggende sul web che quando riceviamo da un esercente uno scontrino con la dicitura “scontrino non fiscale” questo sia un astuto modo per eludere il fisco, un’evasione impunita architettata dalla grande distribuzione.

Subito un chiarimento

Partiamo col dire che la dicitura “scontrino non fiscale” è perfettamente legale, non nasconde nessun complotto o volontà di evadere il dovuto all’erario.
Si tratta quindi di una modalità perfettamente lecita, che “nasconde” solo la volontà di semplificare i processi burocratici, trasmettendo all’Agenzia delle Entrate un unico flusso telematico.

Ma allora cosa significa “scontrino non fiscale” ?

La dicitura identifica con molta semplicità che l’esercente (tipicamente della grande distribuzione) ha optato per la trasmissione telematica degli incassi, divisi per punto vendita.

Ma chi può emettere lo scontrino telematico?

Con il decreto del 5 agosto 2015 n. 127 (quindi neanche recente) si è introdotta la possibilità per artigiani e commercianti di dotarsi di registratori di cassa telematici che al posto di emettere i consueti scontrini, trasmettono direttamente tutti i dati delle operazioni all’Agenzia delle Entrate (corrispettivi elettronici).

Dal 2017 quindi, questa modalità, prima riservata alla sola grande distribuzione è stata aperta anche al piccolo esercente, rendendola invece obbligatoria per tutti i distributori automatici.

Ma quali sono i vantaggi per chi usa questo strumento elettronico?

Il vantaggio principale è di natura organizzativa, ogni imprenditore dovrebbe pensarci, infatti digitalizzando tutti i processi potrebbe avere una reale visione della propria attività, uno snellimento della burocrazia e un’ottimizzazione dei propri processi interni, con risparmio di tempo ed energie.

Sottolineiamo anche il fatto che dotarsi di una cassa elettronica, permette anche di essere già a norma con la fatturazione elettronica, un vantaggio non da poco.

Il processo che porta alla completa digitalizzazione delle imprese è iniziato da tempo, forse troppe attività non ne hanno ancora percepito la portata e certamente avrà un grosso peso sulla gestione fiscale e organizzativa delle partite IVA. Abbracciare il futuro non è solo assolvere un obbligo imposto dal legislatore, ma è in prima istanza risparmiare tempo, ottimizzare i propri processi, liberando risorse per il proprio vero lavoro.

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