Successione telematica: le novità 2018
18 Maggio 2018
Dal 15 marzo 2018 è possibile presentare il modello di dichiarazione di successione telematica, vediamo cosa cambia con la nuova versione.
Ricevuta e invio successione telematica
Con la nuova versione è possibile ottenere, dopo il pagamento dell’imposta di bollo e dei tributi speciali, il rilascio di una ricevuta di avvenuta presentazione della dichiarazione e una valida domanda di voltura catastale.
Come precisato da uno specifico comunicato, l’Agenzia delle Entrate ha avvisato che è possibile inviare il nuovo modello di dichiarazione di successione telematica, che sostituisce il vecchio “modello 4”, approvato a dicembre 2017, per tutte le successioni aperte a partire dal 3/10/2006; il nuovo modello ha valenza anche ai fini di richiesta di volture catastali.
Dove si può trovare il modello per la successione telematica
Il modello con le relative istruzioni è disponibile sul sito ufficiale delle Entrate, dove si trovano anche le risposte alle domande più frequenti (FAQ) dei contribuenti, nella sezione dedicata, appunto, alla denuncia di successione.
La versione aggiornata, utilizzabile dal 15/03/2018, sostituisce quella approvata con il provvedimento del 15/06/2017, fa riferimento al provvedimento delle Entrate del 28/12/2017 (protocollo 305134) e può essere utilizzata per le successioni aperte dal 3/10/2006, sebbene sia possibile utilizzare, in alternativa, il vecchio formato cartaceo (“modello 4”), sino al 31/12/2018, con presentazione presso l’ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate, alla stessa stregua delle dichiarazioni aperte prima del 3.10.2006 e, come indicato dalla stessa Agenzia, per le dichiarazioni integrative, modificative o sostitutive di un modello “cartaceo” presentato precedentemente.
Rilascio ricevuta successione telematica
La versione aggiornata permette di ottenere il rilascio di una ricevuta (attestazione) di avvenuta presentazione in formato pdf, una volta che il dichiarante abbia provveduto al pagamento dell’imposta di bollo e dei tributi speciali. L’attestazione è munita di apposito contrassegno (cosiddetto “glifo”), di un codice identificativo del documento e di un codice di verifica del documento (in sigla “CVD”), tramite i quali è possibile, come indicato nel provvedimento del 28.12.2017, verificare sul sito dell’Agenzia delle Entrate l’originalità del documento stesso. La stessa ricevuta, inoltre, è resa disponibile all’utente che ha inviato il modello dichiarativo tramite i servizi telematici dell’Agenzia, successivamente alla verifica del versamento e della regolarità della dichiarazione.
A chi va inoltrato
Il nuovo modello deve essere inoltrato all’Amministrazione Finanziaria direttamente dall’utente abilitato con i sistemi informatici Fisconline o Entratel o tramite intermediari incaricati, ma può essere presentato, in alternativa, all’ufficio delle Entrate territorialmente competente, che procederà con l’inoltro telematico.